domenica 29 agosto 2010

VIA CRUCIS VIVENTE ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON L'ASSOCIAZIONE "SOGNI E SPADE"

L’associazione Sogni&Spade si presenta nel panorama culturale locale e italiano con i propositi di sviluppare  metodi e sistemi alternativi di rivisitazione e rievocazione storica e di promuovere cultura, storia e tradizioni della città di Gaeta e dintorni. L’originalità del metodo, battezzato ormai dagli appassionati
“Giochiamo con la Storia”, è fondata su un sistema  consistente in rappresentazioni, rievocazioni, degustazioni gastronomiche e infiniti giochi di svariata  natura finalizzati allo studio e la ricerca sulla storia medievale e non , sulle tradizioni e il folklore locale,  e dedicati a tutto quanto ci sia nel ricchissimo patrimonio culturale da dover preservare, conoscere e attualizzare.
COnoscere  il passato per  COmprendere il presente e COstruire il futuro. Questo il motto della nostra associazione, che si impegna a rendere lo studio e la ricerca storica un gioco, un divertimento formativo che sia utile passatempo e interessante fonte di apprendimento.
Il tutto attraverso realizzazione di filmati documentaristici amatoriali, realizzazione di copie di abiti, manufatti, armi  e macchine d’assedio dei più vari periodi storici a cominciare dall’affascinante e misterioso periodo medievale, che rappresenta sempre un ancestrale ideale romantico nell’immaginario collettivo. Ma ancora di più, la modernizzazione dei significati storici vissuti attraverso attività come giochi di ruolo ambientati nei più disparati periodi storici e manifestazioni a tema con rivisitazioni dei giochi antichi e preparazione e degustazione di cibi e pietanze storiche, col fine di celebrare anche il valore storico-culturale della gastronomia e del mangiar bene.


Ma l’associazione Sogni&Spade propone agli affiliati e al pubblico anche una vasta offerta di intrattenimento intelligente. In un’epoca in cui i ritmi di vita, la routine, l’esasperata dedizione alla futilità non fanno che provocare stress inutile e nocivo, la nostra associazione si propone di esaltare lo spazio tempo fondamentale nella vita, il primo cui l’uomo di dedica fin dai primi passi: il GIOCO. Il gioco è una componente psicologica fondamentale della vita, per il bambino che giocando impara a conoscere il mondo, esplora, cresce e diventa uomo, ma anche per l’adulto, che può ritagliarsi del tempo da dedicare a se stesso e a ciò che più piace, per rinfrancare spirito e corpo, per recuperare dallo stress e dalla fatica di tutti i giorni, e vivere momenti di svago e socializzazione.
L’associazione si dedica allo sviluppo di giochi intelligenti e formativi, che si discostano dagli ormai banali videogames, di cui molte volte l’abuso è causa di impoverimento intellettivo e culturale, puntando su giochi da tavolo di conoscenza come i famosi Trivial Pursuit, di ingegno come Carcassonne, Wings of War, e di strategia come Coloni di Catan, Alexandros, Shadows over Camelot; giochi di carte come Bang!, C’era una volta e Lupus In Tabula; particolare risalto è riservato ai giochi di strategia più progrediti come Warhammer, anche nella versione Warhammer 40000, in cui si ci dedica oltre che alla parte ludica anche al modellismo e la pittura delle miniature di gioco. Infine il posto d’onore è riservato ai giochi di ruolo come Dungeons&Dragons, Vampires, Call of Cthulhu, Pathfinder… che occupano un posto speciale tra i giochi della mente perché sviluppano particolarmente intelligenza e fantasia e consentono piena libertà nell’espressione del proprio ingegno, creatività ed estro recitativo.

                                                            da Sogni & Spade


Per le festività di San Nilo la Parrocchia organizza la



                                  


Sartoria di San Nilo al lavoro per rendere il tutto ancora più suggestivo e realistico... 







Il lavoro per il libro, gli studi, le stampe, le prove, il lavoro di cucitura, la ricerca dei dettagli e tutto quello che di bello sta creando la Parrocchia non è uno sfoggio per autocelebrazione, ma un dono che è fatto a tutta la città, così come i SS. Cosma e Damiano sono della città tutta, ugualmente S. Erasmo e così come lo è la Madonna in tutte le sue vesti, di mare, terra, di colle, così tutte queste iniziative meritano il rispetto soprattutto verso quelle persone che gratuitamente offrono le proprie capacità per non fare brutte figure, dai laureati disoccupati alle mamme pensionate, alle nonne alle macchine da cucire in allegria e simpatia. Ne gioisca il popolo tutto, perchè Gaeta è una, il popolo è uno e vive un evento che si manifesta ogni 1000 anni o 1100 anni...noi nel 2010 ci siamo... nel 3010 no!


Manca poco alla rappresentazione, venite numerosi, per vedere cosa sono capaci di fare gli intraprendenti gaetani, ragazzi oggi, adulti domani!

lunedì 23 agosto 2010

Il saluto dell’Arcivescovo Mons. Fabio Bernardo D’Onorio


     Carissimi,
     la ricorrenza dell’XI centenario della nascita di San Nilo ha offerto felice occasione per approfondire la vita e l’opera del grande Santo, ponte tra l’Oriente e l’Occidente cristiano.

     Nello stesso tempo ha fatto scoprire la formidabile incidenza dell’opera del Santo nella vita ecclesiale e cittadina di Gaeta durante la sua decennale presenza sulla riviera di Serapo; si che a buon diritto egli può essere considerato e chiamato “civis cajetanus”, cittadino gaetano.

     Giustamente sollecitati da queste considerazioni, ecco che Arcidiocesi, Parrocchia di San Nilo e Santo Stefano, Autorità civili si sono lodevolmente impegnate per l’organizzazione di varie manifestazioni di carattere culturale, storico e artistico che ci faranno maggiormente conoscere e così avvicinare al nostro Patrono.

     Da Parte mia ogni compiacimento e ringraziamento al parroco Don Antonio Cairo e ai suoi validi collaboratori per quanto stanno programmando e organizzando in onore del Patrono; nello stesso tempo ogni augurio perché tutte le manifestazioni religiose, culturali e ricreative abbiano felice successo, sia come onore alle insigni Personalità che converranno da noi che come ulteriore prova dell’ospitalità che la Città di Gaeta sa sempre offrire da secoli.

     Le varie feste giubilari in onore di San Nilo, che vedranno stipulazioni di solenni gemellaggi tra città, facciano si che, con gli occhi del cuore, noi tutti possiamo guardare al nostro Patrono per imitarne virtù ed esempi.

     Per tutti valga l’esortazione del salmo: “Guardate a lui e sarete raggianti”; valga per la nostra Chiesa impegnata nel cammino di rinnovamento del Sinodo Diocesano; valga per le Istituzioni della nostra Città; valga per le nostre famiglie e, soprattutto, valga per i nostri giovani sempre alla ricerca del vero, del bello e del giusto.

     “Guardate a lui e sarete raggianti”!
     Sia augurio, sia promessa!



    Gaeta 1 agosto 2010

                                                                                     + Fabio Bernardo
                                                                                        Arcivescovo

domenica 22 agosto 2010

IL GIOIELLO DI SAN NILO



Il 18 agosto 2010 presso il Museo Diocesano di Gaeta è stato presentato il Gioiello di San Nilo realizzato in occasione delle celebrazioni giubilari e donato dalla sig.ra Carme Fantasia della Gizia Gioielli. Di ispirazione orientale, riprendendo l'immagine iconica del santo, il gioiello in forma di collana pettorale d'oro è arricchita da un filo d'argento che corre intorno all'immagine di Nilo come un prezioso antico ricamo.

Al dono rende pregio l'iniziativa legata alla vendita di copie del manufatto, i cui guadagnai saranno devoluti in beneficenza.

IL FIORE DI SAN NILO: IL CURCUMA



     E’ il fiore di una Pianta erbacea perenne dal caratteristico rizoma colorato, originaria dell'Asia meridionale, dell'India e dell'Indonesia, coltivata anche in Africa, Antille e Brasile,Haiti, Giamaica.
     Il nome deriva da Sanscrito "Kum-kuma", è l'ingrediente principale del curry indiano  e si usa
anche nella mostarda. Si impiega nella Medicina Ayurvedica come depurativo generale, come rimedio digestivo, in presenza di febbre, infezioni, dissenteria, artrite, itterizia e vari disturbi epatici.
     La Medicina Cinese, impiega la curcuma per cure particolari e come antidolorifico.

      Dalla pianta di curcuma si ricava un olio essenziale che contiene, sesquiterpeni monociclici, carburi (zingibrene, B- e d-curcumene, ar-curcumene)  derivati ossigenati ( turmerone, ar-turmerone, curlone, alfa e gamma-atlantoni, bisabolani, germacrani,   turmerone, ar-turmerone, zingiberene, curcuminoidi (curcumina, sostanza colorata e colorante ad azione coleretica, ovvero stimola la bile)amido, proteine, glucosio, fruttosio, arabinosio, vitamina C.

      La pianta della curcuma ha le caratteristiche di essere coleretica, colagoga, spasmolitica delle vie biliari, antiflogistica, ha una azione  antinfiamatoria se si è in presenza di artrite, o per alleviare le infiammazioni delle ferite, digestiva perchè stimola la secrezione biliare favorendo la digestione dei grassi, epatoprotettiva dei tessuti del fegato se esposti a farmaci epatotossici o ad abuso di alcol,  nella prevenzione delle cardiopatie e forse  è utile anche del cancro perchè sembra che  inibisca la crescita delle cellule tumorali dei linfomi e come preventivo, è di aiuto  anche per i parassiti intestinali in quanto combatte i protozoi ed è utile in presenza di dissenteria.
     E’ utile per trattare le coliche biliari, nelle colicististi, nelle colelitiasi, nell'ittero. La Curcumina ha una attività antiflogistica ed antinfiammatoria a bassa tossicità. Ha azione antiossidante, antivirale. E' essenzialmente consigliata come protettore del fegato,  della mucosa gastrica e come antiulcera ha attività battericida. Il rizoma è di aiuto  nei processi digestivi,  per le proprietà coleretiche e colagoghe, ed anche come  stimolante anche l'appetito.

     Può essere formulata in polvere o in Tintura madre. Gli estratto oleosi  sono utili nei processi infiammatori e in presenza di artrite con attività anche antiedemica, gli estratti acquosi (tisane), hanno azione coleretica, gli estratti alcolici (Tinture madri) hanno effetto ipotensivo, l'olio volatile della curcuma, la curcumina ha un effetto  protettivo per il fegato, la attività coleretica è da attribuire al tolmetil carbinolo

      Nell’uso esterno si può applicare su tagli e ferite, sbucciature, ben lavate, come antibatterico (usare polvere di curcuma da acquistare in erboristeria) mettere sulla parte e bendare, sotto forma di impiastro in Cina la impiegano per trattare le ulcerazioni.

     Per l’uso alimentare si trova nella composizione del curry ( a base di curcuma, coriandolo, cannella, peperoncino, garofano, noce moscata, zenzero) e di molte salse, si impiega come colorante alimentare  atossico ( giallo), stabile al calore ( sigla E-100).

     Si impiega per tingere la lana e la seta.


Il fiore di curcuma simboleggia la vita di San Nilo:

•          per la sua lunga vita anche reciso dalla pianta  (San Nilo ha vissuto 94 anni)
•          perché esprime sapore e nutrimento (San Nilo ha dato sapore di santità esemplare alla Chiesa nutrendo di spiritualità i suoi seguaci)
•          perché esprime cura e salute (l’esempio di San Nilo è per noi medicina per la salute dello spirito e farmaco contro ogni forma di egoismo)






 Di fiori curcuma ne esistono almeno 80 specie, eccone alcuni esempi...


Curcuma Amethyst
Curcuma Alismatifolia
Curcuma roscoeana

Il derivato della curcuma è il Tulip Ginger



sabato 21 agosto 2010

IL LIBRO PER CELEBRARE IL CENTENARIO

Per celebrare l'XI centenario della nascita di san Nilo la Parrocchia presenterà il 16 settembre al Cinema Ariston, il volume dedicato agli studi su Nilo nel territorio di Gaeta




                      (anteprima della copertina-bozza)

il libro è già in vendita presso la Parrocchia durante la S.Messa pomeridiana e durante tutte le S. Messe della domenica - il ricavato della vendita sarà impiegato per restaurare i locali dell'oratorio (saloni sottostanti la chiesa)



16 settembre 2010

CONVEGNO STORICO-TEOLOGICO-ECUMENICO
"San Nilo civis cajetanus
profeta dell'unità dei cristiani"

Relatori:

prof. Marco Impagliazzo
Ordinario di Storia contemporanea 
l'Università per Stranieri di Perugia e presidente della Comunità di Sant'Egidio (Roma)

   Mons. Francesco Milito, vicario per la cultura
dell'Arcidiocesi di Rossano-Cariati

Presentazione del libro 
"SAN NILO ABATE CIVIS CAJETANUS
a cura del prof.Giuseppe Falanga
Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale

Conclusioni di 
S. E. Rev.ma Mons. Giuseppe Petrocchi
Vescovo di Latina e delegato per l'ecumenismo e il dialogo della Conferenza Episcopale Laziale


                      il presente volume è stato realizzato grazie al contributo di 




domenica 15 agosto 2010

LA VERGINE ODIGITRIA









Il culto della Vergine Odigitria è di matrice vicino orientale, per questo San Nilo,nascendo nella Calabria bizantina del X secolo, acquisì nel suo bagaglio culturale, spirituale e monastico questo antichissimo culto mariano. Nelle sue peregrinazioni portò sempre con sé l'attaccamento fedele e devoto per questa particolare denominazione della Vergine: il termine Odigitria deriva dal greco
ODOS, "cammino", la Vergine Odigitria è quindi colei che guida a Cristo. E allo stesso modo Maria guidò San Nilo nei suoi numerosi spostamenti, e in qualsiasi luogo si fermasse egli rinvigoriva lo spirito dei suoi monaci e il suo rapporto con Dio proprio per intercessione della sua tanto amata Vergine Odigitria. Anche a Gaeta quindi, sul litorale di Serapo, San Nilo e i suoi monaci, per dieci anni rivolsero a lei le loro preghiere. E se oggi la Parrocchia di San Nilo conferisce importanza all'Odigitria, non lo fa per creare un culto ex novo, ma per rispolverare una scintilla di spiritualità mariana presente sul nostro territorio a cavallo fra X e XI secolo. Il culto per l'Odigitria portato a Gaeta da Nilo non ha lasciato testimonianze monumentali: e noi oggi siamo lieti quindi di riproporre questo culto millenario alla città di Gaeta, definita da Giovanni Paolo II città di Maria.
Quella città la cui Cattedrale è intitolata alla Vergine Assunta, quella città devotamente legata a Maria SS. di Porto Salvo, quella città da cui nacque il dogma dell'Immacolata Concezione, è la stessa città che fra il 994 e il 1004 accolse un manipolo di monaci italo-greci che rivolgeva le sue preghiere alla stessa potente Vergine Maria nella veste illuminante e consolante di Odigitria.




La statua dell'Odigitria della Parrocchia di S. Nilo è stata realizzata in un blocco unico di legno di tiglio e dipinta a mano dagli artigiani Demetz di Ortisei. E' rappresentata nel gesto dell'indicare Gesù Bambino dal volto adulto prefigurazione del Pantocratore. In realtà noi ci rivolgiamo erroneamente alla Madonna in quanto tale. Essa in questa veste è TRAMITE verso il vero soggetto della rappresentazione: Gesù.






I SIMBOLI DELL'ODIGITRIA


Il nome e il gesto della mano destra:
Odigitria, dal greco  "οδήγηση" o "οδηγός"
tradotto letteralmente "guida"
nell'accezione di "colei che guida verso", dunque nel gesto di "colei che indica Gesù"










La mano sinistra:



regge il Bambino, il Verbo incarnato, perchè Maria è trono della sapienza





Il vestito:
la tunica azzurra non indica relazione col cielo nel suo senso comune, quanto la natura umana. Maria era una donna con un dono speciale, divino. La sua umanità viene "coperta", rivestita di regalità dal maphorion rosso bordato e foderato di oro quale segno di eternità.


La straordinaria quanto unica condizione di Virgo e Theotokos è rappresentata da 3 stelle dorate (di tradizione iconografica siriana) sul capo e sulle spalle, quale segno di verginità perenne, prima, durante e dopo il parto.






Il Bimbo Signore dell'Universo:
Nel volto adulto del Bambino leggiamo "colui che verrà"




L'abito:
 la veste blu-verde segno di umanità, coperta dalla toga dorata regale e divina, è già il Trinitario, lo dice il nimbo crociato che prefigura anche il suo destino di uomo




La benedizione:
è raffigurata secondo il canone trinitario occidentale delle tre dita



Il rotolo:
La parola di Dio, il giudizio finale, le parole che ancora non conosciamo e che diventano libro nel Pantocratore adulto 




tutto questo è raccolto nella semplicità delle forme e dei colori...









martedì 10 agosto 2010

Festività dell'Assunta

Qualcuno a Gaeta si sarà chiesto perchè proprio la statua dell'Odigitria sia stata portata in processione nel giorno dell'Assunta. La risposta risale al 15 agosto 2009 quando la nuova statua è stata accolta ai lidi del Bahia Blanca. In quel giorno, nel quale si è riportato alla vita un culto che San Nilo aveva nel cuore, è stato stabilito che il 15 agosto fosse il giorno di commemorazione della Madonna Odigitria e Assunta.

(il programma dei festeggiamenti 2010)